Dalla ricerca cinese sulle terapie per il Covid 19 una conferma dei risultati in Italia - la Repubblica

2022-09-23 08:29:44 By : Ms. Na Li

Fin da quando SARS-COV-2 ha iniziato a circolare alla fine del 2019, le organizzazioni internazionali e i gruppi di ricerca hanno intensificato lo studio di nuove strategie adatte a fronteggiare i Coronavirus.

Già il 10 febbraio del 2020 la rivista Nature Review Drug Discovery indicava le molecole da studiare come utili per capire e affrontare l’infezione che sarebbe stata dichiarata da lì a poco pandemia. Fra queste, solo una molecola di origine naturale: il resveratrolo.

Alle ricerche sulla possibile utilità del resveratrolo si sono unite quelle del suo precursore naturale polidatina (resveratrolo glucoside), estratta dalla radice del Polygonum cuspidatum, pianta usata nella Medicina Tradizionale Cinese da millenni.  

Dopo più di due anni dalla segnalazione di Nature Review Drug Discovery, crescono le conferme sul potenziale della polidatina nella fase d’infezione e mitigazione dei sintomi di Covid-19 e Long Covid.

Su Natural Product Communications sono stati infatti pubblicati i risultati di uno studio cinese della Naval Medical University di Shanghai* che ha messo insieme i dati e le prove di laboratorio sull’efficacia delle polidatina e ha verificato le conclusioni positive finora disponibili. Fra le ricerche analizzate e confermate anche quelle del team italiano di scienziati del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), dell’Università Federico II di Napoli e dell’Istituto Superiore di Sanità i cui risultati sono sati diffusi attraverso la rivista Biomolecules un anno fa. Al team si deve la definizione “mascherina biologica” che riassume l’azione della polidatina nei confronti del virus. Gli studi di docking molecolare, seguiti dalle prove in vitro, hanno infatti evidenziato come la polidatina interferisca nell’infezione sia agendo sul virus sia interponendosi fra il virus e il suo bersaglio sulle cellule umane, la proteina ACE2 (Enzima di Conversione dell’Angiotensina 2) che è usata dal SARS-CoV-2 come punto d’attacco per entrare nei tessuti.

Firmatario dello studio italiano è anche il professor Giampietro Ravagnan, già professore ordinario di Microbiologia all’Università Ca’ Foscari Venezia ed attualmente ricercatore associato senior dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale (IFT) del CNR, che alla ricerca sulle azioni della polidatina ha dedicato anni di studi i cui risultati sono stati pubblicati su numerose riviste scientifiche internazionali. Dai risultati degli studi del Team di ricerca coordinato dal prof. Ravagnan è nato lo Spin-off del Consiglio Nazionale del Ricerche Glures S.r.l., per portare ad una fase industriale i risultati di questi studi.

Dai risultati sperimentali, la polidatina agirebbe quindi impedendo l’attacco del virus sul suo recettore, diminuendo e rallentandone l’azione e la replicazione, offrendo all’organismo la possibilità di organizzare adeguatamente le proprie difese per contrastare l’infezione.

Durante il X Congresso Internazionale dell’ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate), tenutosi lo scorso novembre a Roma, sono stati comunicati i risultati di uno studio sull’uso della polidatina in forma orosolubile nell’RSA “Giardino St. Lucia” di Massa Lombarda, diretta dal professor Giorgio Noera. Grazie all’interesse suscitato, lo studio iniziato a marzo 2020 e durato un anno è stato premiato nella sessione poster del Congresso.

Insieme alle disposizioni governative, nella Residenza Assistenziale Sanitaria di Massa Lombarda è stato previsto l’utilizzo della polidatina come integratore alimentare. L’integrazione avrebbe aiutato a preservare i residenti e il personale sanitario dal contagio da SARS-CoV-2, che è stato infatti inferiore rispetto ai dati regionali, e ha inciso positivamente anche sui costi sanitari, con una riduzione del ricorso agli antinfiammatori e agli antibiotici prescritti agli assistiti durante il periodo di osservazione.

Con una nuova ondata di contagi e i numeri delle terapie intensive che ricominciano a salire, è bene ribadire prima di tutto l’importanza della vaccinazione nei confronti di Covid-19. La prudenza e la responsabilità personale restano, insieme ai vaccini, indispensabili per riuscire ad affrontare una malattia, ormai endemica, che è destinata a circolare lungamente. Non è però da sottovalutare l’aiuto che potrebbe venire anche dalle molecole di origine vegetale, come la polidatina, di cui approfondire anche l’utilità nelle sindromi Long Covid. In attesa di ulteriori dati clinici che confermino i primi riscontri positivi di laboratorio.

Perrella, F.; Coppola, F.; Petrone, A.; Platella, C.; Montesarchio, D.; Stringaro, A.; Ravagnan, G.; Fuggetta, M.P.; Rega, N.; Musumeci, D. Interference of Polydatin/Resveratrol in the ACE2:Spike Recognition during COVID-19 Infection. A Focus on Their Potential Mechanism of Action through Computational and Biochemical Assays. Biomolecules 2021, 11, 1048.

Wang, Meng, Kaijian Qin, and Xiaofeng Zhai. "Combined Network Pharmacology, Molecular Docking, and Experimental Verification Approach to Investigate the Potential Mechanisms of Polydatin Against COVID-19." Natural Product Communications 17.4 (2022): 1934578X221095352.

Li, Guangdi, and Erik De Clercq. "Therapeutic options for the 2019 novel coronavirus (2019-nCoV)." Nature reviews Drug discovery 19.3 (2020): 149-150.